14 settembre 2015
Questo evento è terminato
Tipi: Arte e cultura
Lunedì 14 Settembre – Santhià, Biblioteca Civica
Anna Viola presenta “La vita è un equivoco”
TRAMA
Valerio e Sabrina sono una copia sposata da una decina di anni. La loro vita è sempre trascorsa sotto i migliori auspici: serenità, progetti, amicizie e lavori stimolanti.
Lei lavora per una ditta farmaceutica, donna rampante e decisa, impegnata nel lavoro così come nella vita. Valerio, eterno adolescente, vive la coppia con la leggerezza che lo contraddistingue, senza mai impegnarsi fino in fondo, ama la vita mondana, lo sport, divenuto anche suo lavoro, le uscite con gli amici. Ama anche sua moglie, seppur non sia mai riuscito, forse per timore di scoprire cosa in realtà Sabrina pensi realmente di lui, a dimostraglielo fino in fondo.
Ultimamente, forse per la crisi lavorativa di Valerio, forse per l’avvicinarsi dei 40 anni di Sabrina, gli sposi soffrono di una distanza che non hanno mai vissuto prima nel loro rapporto: incomprensioni, discussioni e delusioni si ricorrono nella quotidianità. Per la prima volta intravedono nel loro legame gli elementi di divergenza piuttosto che quelli di unione: la decisione di non avere figli da parte di Sabrina, il rapporto eccessivamente stretto di Valerio con sua mamma, la diversità di ambizioni e progetti.
Dopo un periodo burrascoso e intenso di incontri e di nuove amicizie, i due sembrano definitivamente ritrovarsi, dopo un viaggio di relax, coccole e sesso alle terme. Ma forse questa è un’illusione temporanea. In Sabrina nasce la consapevolezza e il desiderio di vivere una vita felice, in cui lei sia la protagonista. Al contempo Valerio si chiude sempre più in se stesso, nelle sue convinzioni e nelle sue paure, non riuscendo così a scardinare meccanismi che divengono imbriglianti.
Improvvisamente muore il padre di Valerio, dopo che pochi giorni prima aveva avuto il coraggio di ammettere a suo figlio gli errori commessi nella vita e il desiderio di vedere suo figlio finalmente adulto e indipendente da sua madre. L’evento getta nello sconforto Valerio quanto sua madre, la quale cade in un periodo di dolore e depressione. Valerio si trova così perso senza più un padre che lo guidi e con una madre non più in grado di dare l’affetto e le cure a cui lo aveva abituato fino a quel momento.
Sabrina nel frattempo si sente sempre più convinta della necessità di non scendere a compromessi, consapevole della sua libertà e della sua assoluta responsabilità di essere felice. Trova nuove amicizie, tra cui quella speciale con Ines, ragazza spagnola trasferitasi in Italia dopo una cocente delusione sentimentale. Tra le due nasce un’amicizia nuova, profonda, fatta di intesa, condivisione e complicità. Gli elementi che forse le erano sempre mancati nel rapporto con Valerio.
Si apre così una nuova era nel rapporto tra Valerio e Sabrina: lui sempre più solo e alla ricerca di sé stesso, lei sempre più attratta da nuove esperienze, nuovi bisogni, nuovi sogni … tenuti insieme da un filo sottile, fatto più solo d’affetto, paura e abitudine.
Sabrina, senza nemmeno capire come sia potuto accadere, si scopre innamorata e ricambiata di Ines: un rapporto inizialmente sofferto, represso, poi divenuto dirompente e indispensabile. Dopo tormenti e sensi di colpa alla fine Sabrina sceglie la strada della libertà e della felicità, fidanzandosi con Ines. E’ dispiaciuta per la fine con Valerio e vorrebbe tanto che lui comprendesse almeno le ragioni che li hanno portati a questo epilogo. Ma Valerio è troppo arrabbiato, ferito e triste … non solo non comprende, ma si sente sempre più solo e abbandonato, fermamente convinto che la vita sia stata ingiusta con lui e tremendamente furioso con se stesso per essersi accorto troppo tardi della squallida persona con la quale ha convissuto per un quarto della sua vita. Ma si sa che la vita è solo un equivoco.