carbve-museum-4Il “Palazzo del Capitano” di Santhià
Lungo via De Rege Como, al civico n. 7, da quest’anno 2024, ha sede l’Associazione Turistica Pro Loco
di Santhià, ospitata in un’antica casa, denominata il “Palazzo del Capitano”, ben conservata e
recentemente restaurata ad opera del nuovo proprietario. A dire il vero la Pro Loco ebbe la sua sede
in questo luogo già in tempi passati, dal 1978 al 1986, quando la struttura ospitò per alcuni anni
anche la Biblioteca civica 1 . Nel 1990 venne insediata in questo edificio l’Associazione Musicale
“Giovanni Carisio” (grazie all’impegno del maestro Arturo Sacchetti) e, in tempi anteriori e
posteriori, vi trovarono posto anche alcune attività commerciali. L’opportunità concessa alla Pro
Loco di ritornare in questa dimora storica rappresenta quindi un “ritorno alle origini”, tanto più
gradito se si tiene conto che la costruzione ospita anche il Museo del Carnevale Storico, che diverrà
un fiore all’occhiello delle tradizioni folcloristiche santhiatesi.
La costruzione attuale rappresenta solo più una parte di quella primigenia, probabilmente la “rocca”
che costituiva l’abitazione del signore. Dell’antica abitazione non sono più individuabili la
perimetrazione, il fosso, le mura di cinta e il maestoso camino che invece è ancora visibile in una
fotografia panoramica, scattata all’inizio del Novecento.
Per l’impostazione degli spazi e la collocazione della finestra centrale, nonché per le particolarità
delle due grandiose sale, poste al piano rialzato e al primo piano, caratterizzate da travature
poggianti su slanciati capitelli di legno, infissi nel muro e sapientemente rifiniti, gli studiosi
ascrivono il “Palazzo” al tardo secolo XV. Ma è senz’altro possibile che, in epoca anteriore, nello
stesso luogo fosse collocata la sede del Capitanato di Santhià, insediato in questo borgo dai Savoia
nel 1375, dopo la concessione degli Statuti.
La caratteristica esterna più interessante della costruzione attuale è la ricca decorazione in cotto
originale, che orna la finestra centrale, a mattoni stampati a doppia scanalatura e torciglioni. Risalta
pure la presenza di alcuni elementi tipici del classicismo rinascimentale, per esempio nella
modulazione della cornice quadrangolare, pure in terracotta leggermente sbrecciata, che a sua volta
profila e incornicia la finestra a sesto acuto. Questi motivi decorativi in cotto sono noti e abbondanti
nell’area vercellese, dove si sono diffusi provenendo dalla Lombardia. Infatti questo stile viene
definito “gotico lombardo” e si ritrova diffusamente a ornamento delle finestre e dei portali di case
signorili e di castelli del Piemonte orientale.
L’immagine di Sant’Agata affrescata nel vano della finestra (murata secoli fa) è stata dipinta nel
1977, ed è opera del pittore Piero Vignoli, alessandrino. Prima della figura di Sant’Agata vi era
dipinto un San Giorgio, restaurato negli anni Trenta del Novecento, patrono dell’Ordine dei
Cavalieri. Secondo gli studiosi, questa circostanza costituisce un indizio sulla nobiltà degli antichi
proprietari, i conti De Rege. Nel Novecento la casa è appartenuta alla famiglia Bocca-Zuccoli 2 e,
successivamente, alla famiglia Genta (dal 1977), che ha eseguito un’importante ristrutturazione,
nella quale si inserisce sia la realizzazione dell'affresco di cui si è detto sia lo spostamento della
sede della Pro Loco. Verso la fine degli anni Ottanta la costruzione è passata alla famiglia Sacchetti,
che l’ha detenuta fino allo scorso anno, quando è stata ceduta all’attuale proprietario con l’intento di
salvaguardarla e valorizzarla, e di porre nuovamente in essa la sede della Pro Loco santhiatese.
1 Che vide i suoi albori nel lontano 1964, grazie a un’iniziativa della Pro Loco, che la curò per ben 33 anni. Durante
questi anni venne spostata in diversi siti della Città e infine donata al Comune di Santhià nel 1997, che la collocò
presso l’ex asilo di via Dante, dove si trova tuttora.
2 I nonni di Daniela Zuccoli, moglie di Mike Bongiorno.

carve-museum-1Contenuto del Palazzo e Carvè Museum
E ora entriamo all’interno della struttura, grazie all’agevole accesso frontale (e alla rampa laterale,
predisposta per consentire un facile accesso anche a persone con potenziali disabilità).
Il Piano Terra accoglie un’esposizione di quadri di pregio, selezionati tra le opere facenti parti della
collezione della Galleria d’Arte Contemporanea che per decenni ha rappresentato il fiore
all’occhiello della cultura artistica santhiatese.
Al momento in cui scriviamo è pure esposta la collezione “Maschere d’Artista per la Vita – L’Arte
fa battere il Cuore”, che troverà presto la sua collocazione definitiva nel vano posto tra il Piano
Terra e il Primo Piano. È presente altresì una selezione di volumi dedicati a Santhià e alla sua storia,
con particolare attenzione a tutto ciò che ruota attorno al “Pianeta Carnevale”.
Periodicamente il Piano Terra ospiterà mostre e conferenze ad ampio spettro. Nel 2024, per
esempio, nel mese di giugno, durante i giorni della Festa di San Luigi, sarà ospitata la “Prima
mostra fermodellistica santhiatese”. Nel mese di agosto si svolgerà invece una “Serata dantesca”,
con lettura e commento di brani della Divina Commedia.carve-museum-2
Il Primo Piano ospita il vero e proprio Carvè Museum. Al centro della sala troviamo un carro in
miniatura, opera del Maestro Gianni Franceschina, parte in bianco e nero e parte a colori. Sulla
parete sud è esposta una raccolta di formelle in ceramica che rappresentano artisticamente i vari
momenti del Carnevale, ciascuno corredato da una breve descrizione. Tutt’attorno al locale vi sono
poi numerosi “portoni” di polistirolo, che immortalano alcuni tra i protagonisti del Carnevale locale:
Stevulin e Majutin, la Colossale Fagiuolata, la Banda Musicale Città di Santhià e la Banda musicale
I Giovani, l’antico rito della Salamada, con l’accompagnamento del Corpo Pifferi e Tamburi.
Prospiciente ai finestroni di via De Rege trova posto la storica statua rappresentante Gianduja, che
dal 1870 veglia su ogni rito carnevalesco, mentre all’interno di una grande struttura in polistirolo,
rappresentante il campanile del Duomo (un tempo Torre civica), trova posto la scala che permette di
accedere al Secondo Piano.carve-museum-3
Presto sarà collocata al Primo Piano una vetrina che consentirà di raccogliere ed esporre documenti
storici relativi al Carnevale, come fotografie, gagliardetti e cimeli di vario genere.
Al Secondo Piano troverà posto un vero e proprio Archivio storico, il cui contenuto sarà ordinato e
classificato poco alla volta. Questo spazio rappresenterà quindi la “memoria storica” del Carnevale
locale e sarà messo a disposizione di studiosi e tesisti.
Dunque molto è stato fatto ma molto rimane ancora da fare. L’auspicio è di poter raccogliere ancora
altra documentazione presso le famiglie locali, in modo che questo patrimonio collettivo possa
essere conservato, valorizzato e messo a disposizione di tutti coloro che non soltanto sono
appassionati ma si sentono “parte integrante” dello Storico Carnevale di Santhià.

La destinazione del Palazzo del Capitano, precedente al 2024 è quella che si riporta:

Il cosiddetto Palazzo del Capitano, caratterizzato da una finestra centrale elegantemente ornata a mattoni stampati a doppia scanalatura e torciglioni, il tutto inserito all’interno di una cornice quadrangolare in terracotta.

Questa antica casa, ben restaurata, sembra essere la parte rimasta di una casaforte risalente alla fine del XV secolo.

Arturo Sacchetti,   propietario dell’immobile nel 2017 offre  in comodato d’uso gratuito al Comune di Santhià, il Castello del Capitano di Via De Rege Como  che affonda le radici  alla fine del XV secolo.

 

Il 28 ottobre del 2017 è inaugurata la nuova destinazione del ‘Castello’ che è diventata la  prestigiosa sede di iniziative esclusivamente  culturali,  con uno spazio museale con all’interno con  una collezione di stampe sull’era napoleonica, una esposizione di carboncini di Guido De Bianchi raffiguranti la vita d’artista del Maestro Arturo, oltre ad elementi caratterizzanti anche la vita artistica del padre  Eugenio. Una unicità sarà l’esposizione permanente di alcune bandiere storiche dei coscritti santhiatesi.

Le sale del Palazzo, negli anni di concessione in comodato d’uso al Comune di Santhià, hanno visto avvicendarsi personaggi celebri della Cultura, Musicisti, artisti, performers

Il palazzo del Capitano

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