Il Canale Cavour
Nei pressi di Vettignè è possibile vedere le “tombe sifone” mediante le quali il canale Cavour sottopassa il torrente Elvo. L’incrocio tra un canale artificiale e un corso d’acqua naturale (fiume, torrente) può avvenire tramite un “ponte-canale”, quando il canale supera il torrente grazie a un ponte (come nel caso dell’attraversamento dell’Elvo da parte del canale Vanoni) o tramite una “tomba-sifone”, quando il canale sottopassa il torrente grazie a una galleria, come nel caso che stiamo descrivendo.
Si tratta di una delle tante opere civili realizzate in occasione della costruzione del canale Cavour (1863-1866), una delle maggiori infrastrutture irrigue d’Europa: lungo 82 km (da Chivasso al Ticino), ha una portata all’imbocco di 110 mc al secondo, ma, grazie, all’apporto del Canale Farini, prima, e del Naviglio d’Ivrea, poi, la quantità complessiva di acqua erogata durante il suo percorso sale a 180 mc al secondo. Stupisce che il dislivello tra le due estremità del canale sia di appena 25 metri, a testimonianza delle eccezionali capacità tecniche dei costruttori.