Giovanni Lacchio è nato a Santhià nl 1949 e qui vive e svolge la propria attività artistica.
Da sempre appassionato di arte, frequenta l’istituto tecnico “Bodoni” diplomandosi perito grafico nel 1971. Inizia il suo percorso artistico presso gli studi De Marchi e Bergandano a Torino. Per quanto riguarda la pittura è autodidatta; sperimenta varie tecniche pittoriche specializzandosi in quella dell’olio/acrilico su tela.
Ha partecipato a Santhià Arte e a numerose aste e mostre collettive e personali per la raccolta fondi per la ricerca sul cancro e la distrofia muscolare. In occasione del centenario della nascita di Don Bosco ha vinto il “2˚ premio nazionale sezione adulti” Don Bosco ’89.
La sua mostra più recente presso il Castello di Quinto Vercellese, intitolata “Rogge e Gore”, è stata, nell’intenzione dell’artista, un omaggio evocativo al territorio vercellese, andando a ricercare suggestivi piccoli tesori, per lo più nascosti in un paesaggio che ad un occhio non particolarmente attento e artisticamente sensibile appare monocromo e privo di attrattive. La sua personalità appartata e schiva, che si ritrova in un disciplinato prospettivismo, lo salva dalle oscillazioni del gusto moderno; le sue pennellate non concedono alcunché all’artificio. Il suo pensiero sull’arte si riassume così: “L’arte è amore e amore è ispirazione”.